PIERA PRINCIPE

L’EREDITÀ IDEALE

Ricordi musicali e riflessioni dedicate al cugino Pier Paolo Pasolini

L'EREDITÀ IDEALE
immagini di Nicola Aliprandi
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Guido Mazzon, tromba e pianoforte
Piera Principe, danza

Piera Rossi, disegno e realizzazione luci
Anna Vitale, costumi

Musiche originali e testi di Guido Mazzon, poesie di Pier Paolo Pasolini, messa in scena di Piera Principe.

Realizzato in collaborazione con il Teatro Ponchielli di Cremona

Note di regia
Scalza farò strada nella platea in penombra agli spettatori che prenderanno posto mentre il musicista suona una melodia per tromba sola. Aprirò lo spazio con la confidenza che ha colei che ospita poi, saliti i pochi gradini che separano il palcoscenico, li introdurrò allo spettacolo recitando con il linguaggio dei segni gli ultimi versi strazianti di “Teorema”.

Con l’Eredità Ideale ho cercato di delineare le stanze e i luoghi d’infanzia di cui parla il cugino di Pasolini, il trombettista Guido Mazzon, per abitarli, insieme alla musica da lui composta, con il corpo rivolto ora a Pier Paolo ora a sua madre Susanna. Un rapporto d’amore quello tra madre e figlio viscerale e travolgente come quello di un trombettista con la sua propaggine argentata, passionale ed incarnato come quello di una danzatrice con il suo segno, gesto del cuore.

Senza ancorarci alla storia di vita, abbiamo lasciato che i ricordi familiari, i suoni e i gesti si intrecciassero liberi, al di sopra di tutto, ignorando volutamente i sentimenti di rabbia e di appartenenza che ci avrebbero trattenuto nell’impegno di una testimonianza facendo svanire il “sentimento della meraviglia”.

 

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